L’AI come alleato: scrivere, tradurre e democratizzare i contenuti

Il blog è iniziato da poco, come ben sapete. I dati sono pochi ma nonostante tutto vedo che arrivano da varie zone del mondo. Quindi perché non renderlo un po’ più globale?

Prima però una premessa, passatemi il termine, che si lega all’AI e a tutto quello che rappresenta.

In questa nuova era, o meglio, in questa potenziale rivoluzione industriale, perché non sfruttare l’AI non solo come mezzo per migliorare e potenziare la capacità di scrittura ma anche per arrivare a un pubblico più ampio? Questa tecnologia ha la capacità di democratizzare molte attività, ampliare il pubblico e facilitare la costruzione di contenuti.

Personalmente mi trovo a mio agio. Anzi, magari prossimamente vi racconterò anche qualcos’altro, ma ora vorrei soffermarmi sul blog. Chiedere all’AI di scrivere tutto, ritengo sia una cavolata, passatemi il termine. Non ha senso far fare tutto a lei senza un vero controllo, un vero pensiero, un vero percorso. L’AI può aiutare a sbloccare idee, costruire pensieri e infine creare post con fluidità e potenza espressiva.

Non tutti abbiamo tali capacità espressive. Anche impegnandoci possiamo risultare mediocri, e spesso non abbiamo tempo per migliorare. Perché perdere idee e contenuti di valore per mancanza di tempo o abilità? Sarebbe come, nel lavoro, non fare qualcosa solo per mancanza di fondi o figure specializzate.

L’AI può sostenerci in ogni fase di questo percorso. Se noi sviluppiamo l’idea, che sia per LinkedIn o per il blog personale, poi può essere migliorata e resa fruibile a tutti. Questa possibilità rende plausibile anche il multilingua. Non è più mera traduzione col rischio di strafalcioni o problemi: l’AI, ove necessario, può rivedere una frase e renderla fruibile con altre locuzioni anche in altre lingue.

In Frammenti, da oggi, ho voluto fare questo: arrivare a un pubblico più vasto aiutandomi con l’AI. Uso tante AI, ma per sviluppare le idee, scrivere i post e tradurli mi appoggio a Claude (versione Pro). Uno strumento come se fosse un amico affianco a me, pronto ad aiutarmi a superare i blocchi, anche con schiettezza, a renderlo decente e fruibile e a darmi una mano con le traduzioni.

L’AI può riportare l’uomo al centro. Tutto dipende da noi. Tutto dipende da come vogliamo usarla e da come la useremo.

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